La rieducazione del linguaggio crea, anche strategicamente, lo spazio per
affrontare la balbuzie nella sua parte “complessa”, e viceversa. Complesso e semplice sono classificazioni utili all’inquadramento del problema:
la rieducazione del linguaggio (il problema
semplice) ha senso se inserita nel più ampio panorama della personalità del
parlante (il problema complesso). Non
uno spezzettamento in più parti di un unico problema, quindi: al contrario una
visione d’insieme, per trarre vantaggi terapeutici dalle sue dinamiche interne,
un rimando fruttuoso, continuo e reciproco, tra problema semplice e problema
complesso.
Qui, usando le
possibilità che lo spazio blog offre, mettiamo a fuoco il problema semplice con una checklist: una lista di controllo,
che aiuti, chi lo vuole, a gestire il proprio linguaggio. Il che è
assolutamente necessario: rende concreto un monitoraggio, sempre utile nella
balbuzie. Il monitoraggio fornisce elementi di conoscenza: consente un
approccio alla balbuzie, diverso rispetto a sommarie sensazioni o giudizi
veloci sul proprio linguaggio. Ovviamente, l’utilità consiste nella continuità
del suo uso, e nel vedere nella checklist,
ben scritto e ben chiaro, che cosa fare sul proprio linguaggio. O sul
linguaggio dei propri figli. Perché la checklist diventa un quadro sinottico
del linguaggio. Eccola:
1. Oggi, la velocità
del mio linguaggio è stata, prevalentemente:
a. eccessiva.
b. media, nei giusti limiti.
2. La pronuncia
delle consonanti è stata, in prevalenza:
a. troppo dura.
b. media, nei giusti limti.
3. La pronuncia
delle vocali è stata:
a. troppo dura, gutturale.
b. media, nei giusti limiti.
4. La
respirazione, in alcune circostanze del linguaggio,
a. ha creato problemi al flusso
delle parole, e/o problemi durante le pause. Quando?
b. non ho avvertito difficoltà.
5. Durante la
giornata, il mio linguaggio
a. ha avuto alcuni momenti di
difficoltà. Quando?
b. ha avuto andamento lineare,
soddisfacente.
c. in una situazione, in
particolare, la balbuzie si è fatta sentire di più. Quando?
d. in una situazione, in
particolare, il linguaggio è andato benissimo. Quando?
6. Si sono
verificate alcune di queste situazioni?
a. volevo parlare, intervenire,
dire, ma non l’ho fatto per timore di balbettare. Quando?
b. non ero molto convinto di quel
che volevo dire, ma ho parlato per mettermi alla prova. Quando? E con quale esito del linguaggio?
c. non ho risposto al telefono, per
timore di balbettare.
d. ho evitato un gruppo di amici, e
credo che il motivo sia stato la paura di balbettare.
7. Credo che,
oggi, la qualità del mio linguaggio abbia risentito negativamente di una
particolare situazione ambientale. Quale?
8. La mia balbuzie è caratterizzata,
generalmente, da:
a.
velocità del linguaggio.
b.
non riesco a coordinare respirazione e fonazione.
c.
la pronuncia dei suoni è dura.
d.
sento di aver fretta di terminare il discorso.
Stampa questa pagina, e, giornalmente,
rispondi alle singole voci. Ti può dare una conoscenza utile del tuo
linguaggio.
Non esitare a scrivere a roberto.depas@tiscali.it se vuoi
saperne di più. Ti risponderò.
Questa è solo la prima: prossime
checklist verranno pubblicate nel sito.
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